Com’è ormai noto, il mondo del lavoro costituisce da diversi
anni una delle sfide più difficili da affrontare: nella sua molteplicità di
forme (contratto a tempo determinato, indeterminato, a chiamata, co.co.pro., di
somministrazione,ecc) ci appare come una giungla in cui è difficile
sopravvivere in base alle nostre risorse. Se a questo si aggiunge la sempre più
vorace richiesta di aggiornamento dei servizi messi a disposizione dei
consumatori e la diminuzione degli investimenti nell'ambito della ricerca 'sostenibile',
ecco che l'OCCUPAZIONE PUBBLICA E
PRIVATA risulta 'statica' e riduce inevitabilmente i posti destinati ai milioni
di italiani che cercano lavoro.
La nostra associazione, con questo nuovo contributo informativo, intende prendere in considerazione due realtà imprenditoriali presenti nel Comune di Modugno. Il nostro scopo è quello di offrire una risposta positiva alla situazione precaria che stiamo vivendo, mediante proposte alternative ai tradizionali ambiti settoriali. Tali risposte sono il frutto della volontà 'reale' di innovazione e del coraggio di piccoli imprenditori locali di credere nella propria creatività. Nello specifico, gli esempi che intendiamo presentare sono le attività ‘Ecoshop’ e ‘Ortobello’. Questi due casi valorizzano pratiche e consuetudini forse cadute nel 'dimenticatoio' del consumatore moderno, maggiormente orientato alle grandi distribuzioni (G.d.o.). Così facendo cercano di compiere un'inversione di marcia che risulta innovativa o, per meglio dire, 'un ritorno indietro in positivo', adottando metodi di produzione e distribuzione di beni e servizi che costituivano la norma nel passato. Attraverso le interviste che abbiamo rivolto ai titolari dei due centri, si può scoprire come con la rivalutazione dell'agricoltura (da sempre riconosciuta come la risorsa più grande del Sud Italia) e la vendita a portata di tutti i consumatori, frutto anche della ricerca sostenibile (biodetersione), miri a difendere la qualità dei prodotti ‘made in Italy’. Riprendendo le parole della signora Di Fonza, titolare di Eco Shop, emerge che la sua idea sia nata “dall'esigenza, riscontrata nelle persone, di risparmiare sui detersivi per l'igiene della casa e della persona. Il loro costo, infatti, è elevato in buona parte a causa dell'involucro che li contiene che è in plastica”. La produzione di contenitori o bottiglie in plastica, non solo incide sul loro costo totale al dettaglio, ma ha anche una forte impronta ecologica. Sostenere l’offerta di prodotti alla spina, come nel caso di Eco Shop, potrebbe essere la giusta via per risparmiare economicamente nel rispetto dell’ambiente e senza rinunciare alla qualità. “Nel negozio - ci spiega la signora Di Fonza - si possono acquistare i contenitori in plastica, che vanno dai 40 cent ai 60 cent in base ai litri, e utilizzare sempre gli stessi, ogni volta che si viene a riempirli. I contenitori vengono risciacquati e il detersivo viene servito al cliente, così negli stessi contenitori si possono mettere ogni volta diversi detersivi senza dover riacquistare contenitori diversi per i singoli prodotti.” In tal modo, continua la Di Fonza, è possibile soddisfare un target piuttosto eterogeneo di clienti (chi vuole risparmiare, chi è molto attento all'ambiente e all'ecologia). Inoltre, è possibile raggiungere l’utenza anche grazie a un buon uso della pubblicità, come la distribuzione di campioni omaggio per la conoscenza del prodotto; un altro espediente è quello della raccolta punti che prevede il 20% di sconto su qualsiasi prodotto alla spina, creando così incentivi all'acquisto dei detersivi ecologici alla spina.
La nostra associazione, con questo nuovo contributo informativo, intende prendere in considerazione due realtà imprenditoriali presenti nel Comune di Modugno. Il nostro scopo è quello di offrire una risposta positiva alla situazione precaria che stiamo vivendo, mediante proposte alternative ai tradizionali ambiti settoriali. Tali risposte sono il frutto della volontà 'reale' di innovazione e del coraggio di piccoli imprenditori locali di credere nella propria creatività. Nello specifico, gli esempi che intendiamo presentare sono le attività ‘Ecoshop’ e ‘Ortobello’. Questi due casi valorizzano pratiche e consuetudini forse cadute nel 'dimenticatoio' del consumatore moderno, maggiormente orientato alle grandi distribuzioni (G.d.o.). Così facendo cercano di compiere un'inversione di marcia che risulta innovativa o, per meglio dire, 'un ritorno indietro in positivo', adottando metodi di produzione e distribuzione di beni e servizi che costituivano la norma nel passato. Attraverso le interviste che abbiamo rivolto ai titolari dei due centri, si può scoprire come con la rivalutazione dell'agricoltura (da sempre riconosciuta come la risorsa più grande del Sud Italia) e la vendita a portata di tutti i consumatori, frutto anche della ricerca sostenibile (biodetersione), miri a difendere la qualità dei prodotti ‘made in Italy’. Riprendendo le parole della signora Di Fonza, titolare di Eco Shop, emerge che la sua idea sia nata “dall'esigenza, riscontrata nelle persone, di risparmiare sui detersivi per l'igiene della casa e della persona. Il loro costo, infatti, è elevato in buona parte a causa dell'involucro che li contiene che è in plastica”. La produzione di contenitori o bottiglie in plastica, non solo incide sul loro costo totale al dettaglio, ma ha anche una forte impronta ecologica. Sostenere l’offerta di prodotti alla spina, come nel caso di Eco Shop, potrebbe essere la giusta via per risparmiare economicamente nel rispetto dell’ambiente e senza rinunciare alla qualità. “Nel negozio - ci spiega la signora Di Fonza - si possono acquistare i contenitori in plastica, che vanno dai 40 cent ai 60 cent in base ai litri, e utilizzare sempre gli stessi, ogni volta che si viene a riempirli. I contenitori vengono risciacquati e il detersivo viene servito al cliente, così negli stessi contenitori si possono mettere ogni volta diversi detersivi senza dover riacquistare contenitori diversi per i singoli prodotti.” In tal modo, continua la Di Fonza, è possibile soddisfare un target piuttosto eterogeneo di clienti (chi vuole risparmiare, chi è molto attento all'ambiente e all'ecologia). Inoltre, è possibile raggiungere l’utenza anche grazie a un buon uso della pubblicità, come la distribuzione di campioni omaggio per la conoscenza del prodotto; un altro espediente è quello della raccolta punti che prevede il 20% di sconto su qualsiasi prodotto alla spina, creando così incentivi all'acquisto dei detersivi ecologici alla spina.
Il tutto maturato e trasposto in realtà mediante
l'autofinanziamento.
“Orto Bello” nasce nel ’99 dall’idea del
signor Nicola Destefano, specializzatosi nella produzione di ortaggi a foglie e
primizie (fagiolini, caroselli, melanzane) nel periodo primaverile perché –
spiega con orgoglio- “questo è un lavoro
che si ha nel cuore”. Oggi uno tra i
pochissimi proprietari d’azienda agricola nell’agro modugnese, è cresciuto in
una famiglia di agricoltori che gli hanno trasmesso i valori della terra.
Ora gli rimane solo un sogno: che
tutto ciò che ha creato con anni di duro lavoro non si vanifichi.
Al giorno d’oggi si assiste alla
tragica scomparsa di molte aziende agricole perché non sono redditizie, non vi
sono successori disponibili e/o non risultano essere molto “appetibili” per le
nuove generazioni. Destefano, però,
nelle nuove generazioni crede molto e per garantire un futuro al suo “Orto
Bello” lancia un appello.
“Malgrado
le difficoltà e gli sgambetti che qualcuno ha cercato di farmi, io ho raggiunto
il sogno che avevo da ragazzo, ho un’azienda tutta mia. Adesso, ben venga una
squadra di giovani in grado di sfruttare i finanziamenti messi loro a
disposizione, che siano in grado di rilevare la mia azienda. Io desidero solo mettere a loro servizio la
mia esperienza nel campo, soprattutto inizialmente”.
Nel nostro incontro ci ricorda dei
costi e delle grane burocratiche che oggi paralizzano le imprese agricole
specie quando queste decidono di usufruire di agevolazioni o di finanziamenti
(europei o regionali), in base alle difficoltà incontrate da lui stesso quando
per una volta ha deciso di intraprendere questo percorso (rivelatosi poi
fallimentare) per ampliare gli ettari delle sue serre.
“Ne
sono risultato totalmente scoraggiato e non ho più voluto apportare
miglioramenti alla mia azienda beneficiando di questi finanziamenti” ci
confessa Destefano.
Nonostante tutto egli spera vivamente
che neolaureati, neodiplomati o comunque giovani preparati e determinati
desiderino scommettere sull’imprenditoria agricola, rappresentata non solo
dalla vita nei campi e nelle serre, bensì anche e soprattutto da forti
competenze gestionali necessarie per fronteggiare eventuali barriere
burocratiche ostative.
Le
prospettive future per la sua azienda riguardano in primis il vivaismo ma anche
la vendita a km zero, che costituirebbe un’ottima opportunità per gli abitanti
modugnesi. Tale progetto in Orto Bello stava per avviarsi, ma a causa di
mancanza d’organizzazione e forze umane, è stato vanificato sul nascere.
“Sento di aver perso gli stimoli iniziali
perché non è bello non vedere prospettive” ci confessa sul finire della
nostra chiacchierata.
Tuttavia, Destefano ha ancora forze e
tanto entusiasmo disponibili per mettersi a disposizione di quelle “nuove forze ed energie” di cui necessita
la sua azienda.
In un periodo di crisi come quello
attuale l’augurio è che Orto Bello ed altre realtà agricole diventino un
esempio di gestione economica virtuosa che sappia aprirsi al territorio e ai
giovani che desiderano puntare sul loro coraggio.
A conclusione di questo breve
reportage, consapevoli dell’esistenza di altre realtà nel nostro comune (si
veda, ad esempio, il caso “Ecopunto”, già trattato in questo numero), l’auspicio
è quello che possa maturare un punto di vista della realtà positivo e
propositivo. Come ci insegna Einstein “la crisi è la migliore benedizione che
può arrivare a persone e paesi perché la crisi porta progressi. La creatività
nasce dalle difficoltà nello stesso modo che il giorno nasce dalla notte
oscura”.
Scriveteci
al nostro indirizzo e-mail giovanimentiattive@live.it per raccontarci la vostra
esperienza nel mondo del lavoro. Crediamo che sia parimenti importante
riflettere sulle esperienze negative e condividere quelle positive, le quali
possono rappresentare un'esortazione a non mollare e - perché no - ad
intraprendere percorsi innovativi.
Associazione socio-culturale
GMA Giovani Menti Attive
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