La “storia infinita” dell’inceneritore a Modugno sembrava essere  terminata con il parere negativo dato dal Comitato V.i.a(Valutazione di  impatto ambientale) della Regione Puglia con la determina dirigenziale  n.272 del 21 novembre scorso e di cui ci siamo occupati.   Il 5 gennaio scorso, però, è stata pubblicata sull’albo pretorio del  Comune di Modugno la determina di giunta n.103 del 30 dicembre 2011 in  cui la responsabile dell’ufficio legale, avv. Cristina Carlucci, fa  presente che “con ricorso presentato in data 17 novembre 2011(…) 
la  Confconsumatori- Confederazione generale dei Consumatori, in persona del  Presidente e Legale rappresentante, dott.ssa Maria Colla e la Confconsumatori- Federazione Regionale per la Puglia in persona del Presidente e legale rappresentante, avv. Antonio Pio Pinto,  convenivano in giudizio, presso il Tar del Lazio- Roma, il Ministero  per i Beni e le Attività Culturali, in persona del Ministro p.t., per  l’annullamento, previa sospensiva, a) del provvedimento della Direzione  Generale per il paesaggio, le belle arti,l’architettura e l’arte  contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività Culturali prot.  n.23600/2011 del 19 luglio 2011; b) della nota della Direzione Regionale  per i beni culturali e paesaggistici della Puglia  prot. n. 7491 del 5  agosto 2011; c) della nota della Direzione Regionale per i beni  culturali e paesaggistici della Puglia prot. n.5858 del 21 giugno 2011;  d) di ogni altro presupposto(…)”. 
Successivamente il 6 dicembre scorso, l’avv. La Pesa  del Comune di Modugno, titolare con delibera di giunta n.46/2010 dei  procedimenti pendenti relativi a Ecoenergia e Sorgenia, “ha esaminato il  ricorso della Confconsumatori e ha rappresentato come la costituzione  in giudizio dell’Ente sia necessaria”. Dunque il comune si è costituito  in giudizio poiché tale ricorso presentato dalla Confconsumatori  riguarda il sito dell’inceneritore di Ecoenergia. L’udienza di  discussione in camera di consiglio sull’istanza di sospensiva proposta  dalla Confconsumatori è stata fissata per domani 10 gennaio 2012 dinanzi  al Tar Lazio. 
Furenti sono state le dichiarazioni da parte degli ambientalisti del Comitato Pro Ambiente relative a questo ricorso. Per Tino Ferrulli,  presidente del Comitato Pro Ambiente “è assurdo che una confederazione  che non ha mai avuto alcun ruolo nell’iter procedurale o nelle varie  vicissitudini relative all’inceneritore di Modugno oggi ricorra a  svantaggio proprio dell’agricoltura che dice di tutelare. Le tre note  che sono contestate dalla Confconsumatori- continua Ferrulli- non sono  per nulla menzionate dalla Via della Regione Puglia. Questi non sono  soggetti né interessati né contro interessati. Il Comitato sollecita  l’amministrazione a vincolare l’intera Zona Misciano e che vengano  apposti i vincoli per mettere davvero la parola fine all’inceneritore a  Modugno. Perché Gatti non vincola la zona?. Ci sono altri interessi?  ”  Per il dott. Stefano Vernia, consulente e membro del Comitato Pro  Ambiente, “il parere negativo della commissione Via della Regione  Puglia non è rivedibile essendo Lama Misciano “zona a rischio  idrogeologico”ed il valore dei siti in essa presenti tale da essere  indicata “zona di notevole bellezza”. Ricordo che c’è un procedimento  penale in corso nei confronti di Ecoenergia”. 
Ferrulli, infine,  ricorda che “nel consiglio comunale di domani verrà approvata  l’istituzione della consulta ambientale senza che nessuna associazione  abbia avuto copia di tale provvedimento. Al sindaco avrò modo di  replicare nel consiglio comunale del 13 gennaio prossimo sul Centro  Comunale di Raccolta(CCR) dove si potrà depositare di tutto compreso i  rifiuti tossico- nocivi e pericolosi”. L’unione tra politica e  cittadinanza attiva a Modugno sembra sempre più una chimera  irraggiungibile.
da www.barisudovest.it  

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