Il male è sicuramente ineliminabile sulla terra. Si pensi alla Genesi. Adamo ed Eva vengono posti dinanzi alla scelta: mangiare o meno la mela? L’hanno mangiata. Hanno scelto la via del Male. Si pensi alla visione manichea. La storia vista come la lotta tra il Bene e il Male. Nient’ altro di più. Esisterà tale lotta, perché comunque è intrinseca nell’uomo stesso. L’ uomo infatti ha una sua dualità. Molti sono propensi per il bene. Altri per il male. In ogni caso Bene e Male possono essere due concetti assoluti, ma nello stesso tempo relativi.
Ma per determinare che cosa è bene, che cosa è male, bisogna conoscerlo, bisogna analizzarlo, bisogna sapere. Ecco perché molto probabilmente, al giorno d’oggi, la fonte di ogni male sono gli effetti mediatici, è la mancata informazione, che porta a non far comprendere un qualcosa nel suo insieme. Viene molto spesso tralasciato il fatto più importante, il particolare, il dettaglio che fa la differenza. E quindi cosa succede? Che molto spesso la notizia o meglio l’articolo di giornale non è sicuramente l’esatto riflesso della realtà. Si ha poco percezione della realtà vera, o meglio c’ è difformità tra quello raccontato e il reale. Esempio: Sventata la crisi! Eccome no.Quindi chi ha il tempo di andarsi a informare tramite conferenze, convegni vari o tramite la rete, comincia ad avere una conoscenza più globale. E incomincia a farsi inquadrare i conti. Inizia a prendere delle vere e reali posizioni rispetto ad un problema, ad un argomento, ad una tematica. Giuste o sbagliate che siano tali prese di posizione, sono tuttavia motivate e sentite fortemente.
Basta che non ci sia indifferenza, ignavia. Ecco che ritorniamo a quanto detto sul tema del nostro essere responsabili. La responsabilità individuale nasce anche da una pluralità d’ informazione. Invece ora la linea che si vuole seguire è quella dell’ uniformità della stessa. Mi spiego meglio per tale concetto. Per uniformità, omologazione dell’informazione, si deve intendere la diffusione della stessa notizia, vista sicuramente nella stessa prospettiva. In grandi linee tutto ciò riguarda i tg e le testate giornalistiche nazionali. (E sicuramente non voglio per nessuna ragione al mondo di tutta un’ erba un fascio). Bisogna a tal punto incominciar a sentire chi va contro tendenza. E queste piccole voci le abbiamo intorno a noi e abbiamo il sacro diritto di dare spazio, voce appunto, di far sì che diventino sempre di più, tanto da contrastare quella logica di interessi che attanaglia anche l’informazione. Notate una cosa: Dante nel diciassettesimo canto del Paradiso, vuole che la sua opera sia così veritiera che “a molti fia di forte sapore agrume”. Ovvero la Divina Commedia debba essere così pungente che deve far rincrescere il pudore a tutti quei soggetti presi in considerazione da Dante, pudore che non hanno avuto qualora abbiano commesso qualcosa di grave. Ora fate un po’ il parallelismo con il giornalismo odierno e notate la differenza.
Tutta dall’informazione deve partire. Un’ informazione più veritiera può cambiare realmente lo stato di cose, può dar forza e vigore a quella idea di cambiamento e di miglioramento che sta nascendo pian piano anche a Modugno. Solo cosi daremo vita alla cultura della donna, della pace, del Bene Comune.
Tommaso Trevisi
Nessun commento:
Posta un commento