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MORATORIA - Il 4 dicembre 2010 in tutta Italia è giornata di mobilitazione per l'acqua pubblica. In concomitanza con la conferenza mondiale sul clima di Cancun, il Forum Italiano Movimenti per l'Acqua chiede al Parlamento di approvare una moratoria che posticipi le scadenze previste da due importanti provvedimenti di legge: l’art. 23 bis della legge 133/2009 (privatizzazione dei servizi idrici) e l’art. 1-quinquies della legge 42/2010 (soppressione delle AATO). Una sospensione almeno fino alla celebrazione dei tre referendum depositati in Cassazione lo scorso luglio dopo una formidabile mobilitazione democratica che ha portato a raccogliere oltre 1.400.000 cittadini a firmare (di cui oltre 105.000 in Puglia).
E' importante garantire ai cittadini il diritto costituzionale di esprimersi riguardo ai provvedimenti sottoposti a referendum. Con questo spirito il Forum chiede a onorevoli e senatori di appoggiare un provvedimento che posticipi le scadenze fissate e renda efficaci i termini previsti solo ad urne chiuse.
CONFERENZA STAMPA - Per l'occasione il Comitato pugliese Acqua Bene Comune invita i parlamentari eletti in questa circoscrizione a sostenere la campagna di moratoria, chiedendo loro di intervenire alla conferenza stampa convocata a Bari, sabato 4 dicembre alle 11 nella Sala Convegni dell’Acquedotto Pugliese (Via Cognetti). Saranno presenti i segretati regionali di partito invitati a prendere posizione pubblicamente anche sul controverso iter del ddl regionale sulla ripubblicizzazione dell'Acquedotto Pugliese.
DDL – Durante la scorsa legislatura Regione Puglia e Movimenti per l'Acqua Bene Comune hanno redatto, grazie ad un tavolo tecnico congiunto, una legge che permetta all'AQP di tornare definitivamente pubblico, mutando forma giuridica da “società per azioni” ad “Ente di diritto pubblico”, a beneficio di tutti i pugliesi. Il disegno di legge era pronto già nel dicembre 2009: la Giunta votò all’unanimità in favore, facendo una precisa scelta politica. Fu promesso che il ddl sarebbe stato approvato in Consiglio entro la fine della legislatura, ma così non è stato. In seguito fu promessa l'approvazione in assemblea entro i primi cento giorni dell’attuale legislatura, ma così non è stato: ad oggi il ddl non è stato ancora approvato. Inoltre in commissione consiliare è stato proposto un ordine del giorno che prevede il congelamento degli effetti del testo, trasformandolo in una legge che, seppure approvata, potrebbe non essere mai applicata. Queste scelte mortificano le aspettative dei 105.000 pugliesi che hanno posto la firma nella campagna referendaria e chiedono un acquedotto pubblico e partecipato.
PRESIDIO – Per informare i cittadini sulle vicende del ddl, nel pomeriggio di sabato 4 dicembre, alle 16, in Piazza Umberto a Bari il Comitato Pugliese Acqua Bene Comune organizza un presidio con volantinaggio, artisti di strada ed una “lezione in piazza” sull'importanza dell'acqua pubblica in solidale vicinanza agli studenti in questi giorni in lotta contro la riforma dell'Università in difesa del bene comune “sapere”.
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